Cadetto YSAAHI

matricola numero 17

STIC Academy New Adventures
è un gioco di ruolo dello STIC Star Trek Italian Club




LA VERA STORIA DELLA 'REAL BROCCA'

Potrà sembrare incredibile ma il contenitore utilizzato per il circuito ad acqua del Transbabulatore non è una semplice brocca da tavola bensì una vera guest star, con una rocambolesca storia alle spalle.
Per gentile concessione del TriKeko, ecco la riedizione del racconto originale.


The Real-Brocca
Bologna, 27 Novembre 2004
THE REAL BROCCA

Questa storia non avrebbe dovuto avere una brocca come protagonista.
Nemmeno come comprimaria, nè come guest star.
Una brocca non avrebbe proprio dovuto esserci.
Invece divenne il centro dell'attenzione.
The Real-Brocca


Tutto cominciò quando Josephine decise di scendere le scale in modo alternativo, rovinando a terra dall'ultimo gradino. Caviglia destra gonfia, ginocchio sinistro ammaccato, divano e letto per un po' di giorni, compreso un weekend durante il quale Dafne decise di scendere nella Bassa per dare sostegno morale e materiale all'infortunata. La fulgida mente di Dafne aveva già elaborato un piano: anticipare la consegna dei regali di Natale ed omaggiare l'amica di una sedia con le ruote, una sedia che le facilitasse gli spostamenti e fosse più comoda per lavorare al computer.
Ogni buon piano necessità di una mente, Dafne, e di un braccio, il TriKeko, come animale dotato di mezzo di locomozione e sufficientemente pazzo per pensare di guidarlo nella giungla del centro commerciale, il sabato pomeriggio.
Ogni buon piano necessita anche di una buona dose di fortuna: a questo aveva provveduto Duo, il PC di Josephine, chiedendo a gran voce una formattatina per tornare a funzionare a dovere. Urgeva l'acquisto di un XP Home Edition. Quale migliore occasione per uscire di casa senza destare sospetti, e portare a termine il piano, unendo l'utile al dilettevole?


Le cose sembravano filare stranamente liscie: avevo smesso di piovere, e il traffico bololgnese sembrava essere impegnato altrove. La tappa dal primo rivenditore di computer non aveva dato l'esito sperato: niente XP disponibile. Meglio così: era un chiaro invito a recarsi al centro commerciale, dove diversi negozi potevano offrire l'articolo desiderato, non solo il software ma anche l'hardware, sotto forma di sedia.
Il primo passo falso fu del TriKeko che, angosciato dalla ricerca del posto auto e non abituato a sportellare nella calca del sabato, parcheggiò nel posto più lontano da qualsiasi centro di shopping nell'arco di un chilometro. Dafne la prese con filosofia: dopo una giornata passata in casa, due passi all'aria aperta sembravano quasi desiderabili. Il secondo segnale negativo si ebbe al supermercato dove non solo non c'era traccia di scatole XP ma sperare di parlare con un addetto per chiedere informazioni sembrava un'impresa al di là di ogni capacità umana ed animale. E la sedia da computer esposta nel reparto mobili, carina e della misura giusta, si rivelò essere l'unico esemplare rimasto. La fede cominciò a vacillare ma subì il colpo definitivo quando gli scaffali di MediaWorld, moderno tempio dell'informatica, si presentarono assolutamente sguarniti delle famigerate scatole di XP. Qui scattò l'aggressione selvaggia ad un addetto al reparto software ma solo per sentirsi confermare la triste realtà: niente XP, solo aggiornamenti.


L'ora si è fatta tarda e l'idea di acquistare il software viene definitivamente abbandonata. Sotto di tre gol, i nostri eroi cercano almeno di pareggiare, portando a casa l'agognata sedia. Tra loro e la macchina c'è, casualmente, un'Ikea ed un percorso di guerra fatto di pozzanghere, macchine killer e barriere architettoniche. Nonostante la pioggia torrenziale e il piccolo ombrello a disposizione per ripararsi - perché quello grande è rimasto astutamente in macchina - il morale dei nostri è alle stelle: Dafne ha visto la sedia sul catalogo, non è possibile fallire!
Al reparto sedie da ufficio cominciano i dubbi: i modelli sono tanti, la scelta è difficile. Si opta per una originale seggiolina colorata, poco ingombrante e con alto schienale. I seriosi modelli da ufficio vengono scartati, le sedie di plastica vengono degnate appena di uno sguardo. Memorizzate le coordinate della loro prima scelta, si avviano a grandi passi verso l'uscita, passando obbligatoriamente per il reparto stoviglie. E qui, il TriKeko ha un cedimento, anzi un crollo strutturale: "Ma sí, ho proprio bisogno di una brocca per l'acqua. Qualcosa di semplice e funzionale... come questa!" conclude afferrando una tanica in vetro con manico.
"Perfetto: una Real Brocca" le fa eco Dafne. "Io avrei bisogno di un thermos per l'ufficio" continua, agguantando un delicato recipiente, "ma questo non mi convince. Lo prenderò un'altra volta."
E questa si sarebbe rivelata essere una delle migliori pensate della giornata.


Con la Real Brocca stretta in una mano, i nostri raggiungono la zona magazzino, dove troneggia eccezionalmente il reparto natalizio. La commissione, da parte della Renna, di reperire un paio di cestini di piccoli babbi natale da usare come chiudipacco, fallisce miseramente: dopo tre giri completi del reparto, dei cestini nessuna traccia.
Dafne e il Trikeko cominciano ad essere stanche. La consegna non scritta è: "Prendiamo questa maledetta sedia e andiamo a casa, prima che Josephine cominci a preoccuparsi."
Scaffale C, livello 2... e la sedia non c'è! Sì, ce n'è una simile, ma con i supporti smaltati e di un colore assolutamente inaccettabile. La sedia prescelta non c'è proprio.
Panico. E adesso che si fa?


Dafne, a casa senza una sedia, non ci torna; peccato che nessuno si sia annotato gli scaffali dei modelli alternativi. Si va per vicinanza territoriale: pochi scaffali più in là, ecco il modello grande da ufficio. Degli altri modelli nessuna traccia. Presa da disperazione, Dafne sceglie la versione extralarge di un bel colore blu. Ma non è convinta. Si vede che soffre. Il Trikeko, sempre con la Real Brocca in mano, corre a prendere un carrello prima che qualcuno cambi idea. Ci si avvia verso la cassa ma è un calvario. Dafne tace, e questo non è un buon segno. A pochi passi dall'inevitabile, si lascia scappare un "forse le sarebbe piaciuta di più la seggiola in plastica." Non sia mai che il Trikeko lasci qualcosa di intentato: brandendo la Real Brocca come un'arma, comincia a passare in rassegna, in modo assolutamente casuale, tutti gli scaffali dei magazzino. Dafne, trascinata da tanto spirito, comincia a fare altrettanto. La poltroncina blu rimane abbandonata in un angolo. Con un colpo di fortuna il Trikeko localizza le poltroncine piccole da ufficio ma sono solo nere, niente blu. Poco più in là, ecco i supporti per le sedie colorate: ma non ci sono le sedie colorate. Dafne, che comincia a nutrire un filo di speranza, si lancia tra gli scaffali e identifica la posizione di quelle di plastica colorata. L'agognato arancione non c'è, solo rosa, verde, bianco e nero. Rapida telefonata a Josephine: "Dì un colore!"
"Perché?"
"Non importa, tu di' un colore!"
"Nero!"
La scelta è stata fatta, abbiamo la nostra sedia.


Ora si tratta di riportare la sfortunata sedia da ufficio nella sul posizione e caricare la nuova sul carrello. Servono tutte e quattro le mani. La Real Brocca viene abbandonata su uno scaffale, tra tavolini e divani, mentre l'operazine scambio viene portata rapidamente e faticosamente a termine. Si carica il supporto, si carica la sedia, si recupera la brocca e si corre a pagare. E' tardissimo: "... e dobbiamo ancora passare a prendere le pizze: Josephine ci scuoia!"
Il lettore di barcode della cassa sembra voler dare il suo contributo al destino avverso, rifiutandosi di decodificare gli acquisti. Una perplessa cassiera comincia a digitare i lunghi codici a mano: "Che strano," dice, "non aveva mai fatto così." Viene rassicurata a gran voce: la cosa non stupisce nessuno.
Un balzo, e i nostri sono sulla porta, sperando nel miracolo... invano: il diluvio continua. Dafne si carica sulla testa, a mo' di ombrello, il supporto della sedia; il Trikeko, tenta la stessa manovra con il pianale della sedia in plastica; la Real Brocca sempre stretta in mano, è un invito continuo a riflettere sulla caducità delle cose. Per spingere il carrello non rimangono che i denti. Un pietoso automobilista si astiene dall'arrotare la comitiva, sensibile evidentemente al caso umano. La macchina, manco a dirlo, è dalla parte opposta del parcheggio, al piano superiore. Si alza il vento, i miseri 'copricapi' tendono a ribaltarsi e a portare nel loro volo gli sherpa. La Real Brocca resiste impavida ad ogni sollecitazione. Con il sorriso isterico di chi sa che non ce la può fare, Dafne e il Trikeko affrontano la scivolosa scala di metallo, schivano un paio di macchine, ritrovano la loro e salgono faticosamente a bordo, sgommando verso la pizzeria.
La Real Brocca è salva sul sedile posteriore. Nella mente, un unico pensiero: "Per fortuna non abbiamo preso il thermos."