Se questa prova pratica fosse stata proposta durante i primi due cicli di lezioni, quello che segue sarebbe stato sicuramente l'inevitabile epilogo.
«Pronto? Vinsar? Sono io, Joan. Come, Joan chi? Maxwell! Quante Joan conosci? Senti, qui la situazione è grave. Rispolvera il nostro marchio di fabbrica: anche questa volta siamo riusciti a darci una sonora zappata sui piedi.»
«MACCCOME! Ancora la prova pratica? Non è possibile, ci abbiamo pensato per giorni… »
« …e per l'ennesima volta siamo riusciti a non definire con esattezza i termini della domanda. I Cadetti sono terribili, hanno dato le interpretazioni più disparate; ad alcune non avevamo nemmeno lontanamente pensato… »
«Non ci posso credere. E nessuno ha pensato a chiedere spiegazioni direttamente a noi?»
«Qualcuno, ma non possiamo applicare a tutti criteri conosciuti solo da pochi.»
«Mannaggia. Ci toccherà fare come al solito: assegnare il punteggio all'interno della scala che ciascuno si è creato.»
«No, questa volta non possiamo. La valutazione di ogni prova dipende anche da quella degli altri Cadetti: non possiamo usare scale differenti e non riusciremo mai a definire un criterio di punteggio, univoco e oggettivo.»
«Secondo me ti metti troppi problemi. Cercheremo una mediazione, valuteremo l'impegno… insomma, andremo ad occhio.»
«Vinsar, sei impossibile: fosse per te, daremmo sempre il massimo a tutti!»
«Perché, che c'è di male? Vedi forse altre possibililtè?»
«Certo che no, è per questo che sono furiosa! Ma è mai possibile che facciamo sempre gli stessi errori?»
«Se non fosse così, questa non sarebbe l'Academy. Ci vediamo questa sera al circolo ufficiali?»
«Ci puoi scommettere. E spero che abbiano litri di sidro: ho bisogno di dimenticare.»